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Fotovoltaico: quali sono le prospettive di innovazione?

Scegliere un impianto fotovoltaico significa investire nelle energie rinnovabili e compiere una scelta sostenibile per l’ambiente: dalla sua invenzione alle applicazioni moderne, analizziamo l’utilizzo dell’energia solare e le prospettive di innovazione del fotovoltaico per un futuro sempre più green.

Impianto fotovoltaico e sostenibilità

Gli impianti fotovoltaici rappresentano una scelta importantissima per l’ambiente, in quanto consentono di sfruttare una fonte rinnovabile, come la luce solare, per produrre energia, staccandosi così dalle fonti fossili. Installare un impianto solare permette di annullare l’emissione di C02 nell’atmosfera e di generare al contempo un’enorme quantità di energia pulita e riutilizzabile in diversi settori, anche, e soprattutto, nell’ambiente domestico. Negli ultimi anni, complici gli incentivi statali per la riqualificazione energetica delle case, sempre più persone scelgono di installare un impianto fotovoltaico: una scelta in grado non solo di risparmiare notevolmente sulla bolletta di luce e gas, ma che permette inoltre di diventare autosufficienti dal punto di vista energetico, senza dover acquistare l’energia dal distributore locale.

I pannelli fotovoltaici installati sul tetto di un’abitazione permettono di convertire l’energia solare in energia elettrica e, tramite l’utilizzo di un dispositivo detto inverter, tale energia viene convertita in corrente alternata, così da poterla indirizzare e utilizzare all’interno di un’abitazione. In questo modo si può provvedere autonomamente alle proprie esigenze energetiche senza dover acquistare l’energia dai produttori di energia elettrica.

Nel campo del fotovoltaico sono stati compiuti enormi passi avanti, una prova del fatto che l’energia pulita, può e deve essere considerata una priorità a livello mondiale, in quanto i benefici che ne derivano vanno a toccare ogni singolo essere vivente. Quella che oggi è una scelta di sostenibilità, domani sarà la speranza per il futuro del pianeta.

Impianto fotovoltaico, dagli esordi a oggi

 

Fin dall’antichità gli uomini hanno sempre riconosciuto l’importanza del Sole e dell’energia che produce, indispensabile per la crescita e lo sviluppo della vita stessa.

Nello specifico, l’origine del fotovoltaico viene fatta risalire ad Alessandro Volta, il fisico italiano vissuto nel XVIII sec. e inventore della pila (la parola fotovoltaico è infatti l’unione della parola greca “phos”- luce, e appunto il nome Volta). I primi studi ebbero inizio a cavallo tra l’800 e i primi del ‘900 quando gli scienziati del tempo iniziarono a individuare alcuni metalli che reagivano in modo sorprendente alla luce solare e si deve a Charles Fritts, nel 1879 l’invenzione del primo rudimentale pannello solare al mondo, utilizzando il selenio.

Gli anni ’50 del ‘900 furono un momento d’oro per il fotovoltaico: nel ’55 venne infatti brevettata la prima cella solare in silicio capace di generare corrente elettrica misurabile, e soli due anni dopo, venne lanciato nello spazio il Vanguard I, il primo satellite interamente autoalimentato da celle fotovoltaiche.

Complice la crisi petrolifera degli anni ’70 e la necessità di fonti di energia alternative, il fotovoltaico si aprì la strada verso usi commerciali, approdando verso la fine del secolo, all’utilizzo domestico.

Gli anni duemila vedono una crescita del fotovoltaico fino al 400% e un utilizzo molto più diffuso, complici anche le diverse ricerche ed esperimenti condotti sul silicio che hanno consentito la creazione di pannelli fotovoltaici sempre più accessibili e performanti.

 

Fotovoltaico, quali sono le prospettive di innovazione

 

Secondo un rapporto del 2019 dell’Aie (Agenzia internazionale per l’energia), le forniture mondiali di energia proveniente da fonti rinnovabili stanno crescendo a grande velocità e, trainate dall’energia solare, potrebbero aumentare del 50% nei prossimi 5 anni. La ripresa del fotovoltaico porterebbe infatti a una crescita esponenziale dell’energia solare a basso costo, arrivando a raggiungere, entro il 2024, una capacità solare mondiale pari a 600 GW, il doppio della capacità elettrica in Giappone. In linea più generale, l’energia elettrica rinnovabile dovrebbe aumentare di 1.200 GW entro i prossimi 5 anni, ovvero l’equivalente capacità elettrica di tutti gli Stati Uniti.

Ad oggi, le fonti di energia rinnovabile rappresentano il 26% del fabbisogno energetico mondiale, ma dovrebbero raggiungere almeno il 30% entro il 2024, se si vogliono raggiungere gli obiettivi minimi a lungo termine per il benessere del pianeta e del clima.

L’energia pulita, già adesso, non è più una scelta individuale, ma un’urgenza collettiva, imprescindibile per affrontare le emissioni di gas serra, ridurre l’inquinamento atmosferico, preservare gli ecosistemi a rischio, e rendere l’energia accessibile a tutti.

Ad oggi, le energie rinnovabili sono la seconda fonte di energia elettrica al mondo e il fotovoltaico sarà determinante nel rilanciare una nuova crescita delle rinnovabili a livello mondiale, complice anche la diminuzione di prezzo dell’energia solare che dovrebbe abbassarsi del 20-35% entro il 2024.

Nel corso dei prossimi anni gli obiettivi che risulteranno centrali saranno sempre più legati allo sviluppo di nuove tecnologie per le celle fotovoltaiche, ma anche all’ottimizzazione di quelle già esistenti e all’espansione dei campi dove questa tecnologia può essere applicata. Proprio quest’ultimo punto, è quello che desta maggior interesse, in quanto le possibili applicazioni del fotovoltaico, che esulano dalla semplice produzione di energia, sono ancora tutte da scoprire e definire.

Al momento è difficile stabilire quali saranno i risvolti su cui puntare, anche se piccoli miglioramenti su ogni fronte stanno aprendo sempre più nuove strade per gli utilizzi del fotovoltaico. Un’attestazione del fatto che il fotovoltaico e il settore dell’energia solare sono la fonte di energia pulita più importante e più ricca di potenzialità, nonché la più sostenibile per il nostro pianeta.

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